Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti dovranno avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni ed essere capaci non solo di individuare le principali teorie, gli attori, le istituzioni, gli strumenti di policy e le differenti fasi della produzione delle politiche pubbliche, ma anche di valutare criticamente i processi di policy making e l’evoluzione delle politiche derivante dall’impatto di fattori interni e internazionali.

Contenuti del corso
La produzione delle politiche pubbliche è una delle funzioni basilari di ciascun sistema politico, essa riguarda l’elaborazione delle soluzioni da parte dei decisori pubblici ai problemi che si generano all’interno della società. L’analisi delle politiche pubbliche è una specifica prospettiva di studio all’interno della scienza politica che il corso intende introdurre. L’obiettivo specifico è di fornire gli strumenti concettuali per comprendere e analizzare il processo di policy.
Le lezioni si articoleranno in due parti: la prima generale e la seconda di applicazione empirica.
Nella prima parte saranno introdotti i concetti fondamentali della disciplina, si fornirà un quadro delle definizioni di «politica pubblica» e si delineeranno i vari approcci allo studio delle politiche pubbliche. Saranno poi presentate le principali tipologie delle politiche, per passare agli attori che partecipano alla loro produzione, quindi allo studio specifico delle singole fasi che danno luogo al processo di policy making: agenda setting, formulazione, decisione, implementazione, valutazione. Verranno infine discussi gli stili nazionali di policy making e l’influenza dei fattori internazionali su di essi. Una particolare attenzione sarà riservata al ruolo svolto dai gruppi di interesse e dal lobbying nel processo di produzione delle politiche pubbliche.
La seconda parte sarà dedicata all’analisi di alcune rilevanti politiche pubbliche (politiche amministrative, di bilancio, anticorruzione, educazione, welfare, sanitarie, migratorie, ecc.) adottate in Italia negli ultimi venticinque anni.

Modalità di svolgimento
Alle tradizionali lezioni frontali saranno affiancati seminari di analisi su casi empirici, tenuti da esperti della tematica oggetto del seminario. Il calendario degli incontri sarà comunicato durante le lezioni.

Modalità di verifica dell’apprendimento
Agli studenti frequentanti almeno il 70% del corso è richiesto di presentare in classe una tesina su un argomento da concordare con il docente durante il corso e sostenere una prova scritta, basata su domande a risposta aperta, sui primi due testi indicati.
Gli studenti non frequentanti dovranno sostenere l’orale sui tre testi indicati.

Testi adottati
– Howlett M., Ramesh M.,Come studiare le politiche pubbliche, Bologna il Mulino 2003.
- Pritoni A., Politica e interessi. Il lobbying nelle democrazie contemporanee, Bologna, Il Mulino, 2021 (capitoli 1,2,4,6,7)
– Capano G. e Natalini A., Le politiche pubbliche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2020.


Per integrazioni e approfondimenti si consiglia la consultazione dei seguenti testi:
Capano G. Howlet M.(eds.), A Modern Guide to Public Policy, Elgar 2020.
Capano G., Giuliani M. (a cura di), Dizionario di politiche pubbliche, Carocci, Roma, 2014.
Ieraci G., Le politiche pubbliche. Concetti, teorie e metodi. Novara, Utet, 2016.
L'economia dei beni culturali studia con approccio economico tutte le arti creative e dello spettacolo, la gestione del patrimonio e delle industrie culturali, pubbliche e private, e il comportamento degli artisti e dei fruitori di beni artistici e di eventi culturali in generale. Si occupa dell'organizzazione economica del settore culturale e del comportamento di produttori, dei consumatori e dei governi che operano in quel settore. Alcuni dei quesiti a cui tenteremo di dare risposta durante il corso saranno: perché osserviamo il fiorire di produzione artistica in determinati periodi e luoghi, come ad Atene nella Grecia classica, in Italia durante il Rinascimento, o perché il fiorire della pittura olandese nel XVII secolo, della musica classica nella Germania del XVIII secolo, della musica pop in Gran Bretagna durante gli anni '60-'80? Il governo dovrebbe sovvenzionare le arti oppure il settore artistico e culturale è in grado di sostenersi da solo? Quali sono le conseguenze del sostegno governativo o di mercato delle arti sulla qualità, l'originalità e la varietà della produzione artistica? Le valutazioni economiche delle opere d'arte (es. i prezzi dei dipinti battuti all’asta) e le loro valutazioni estetiche sono correlate o sono intrinsecamente differenti? Conviene essere artisti? Perché la gente investe in quadri e non in BOT? E così via….
Chi vince in un contesto elettorale? Perché diversi sistemi elettorali sono più o meno esposti all'influenza delle lobbies? Come funziona una lobby? Perché l'approssimarsi delle scadenze elettorali è contraddistinto dall'adozione di politiche fiscali e monetarie più espansive, perché sistemi presidenziali tendono a produrre risultati economici e di bilancio sistematicamente diversi da quelli dei sistemi parlamentari? E poi: qual è il ruolo svolto dalla Corte Costituzionale in un sistema democratico? Quali sono le origini delle resistenze opposte ai processi di privatizzazione, perché delegare funzioni di politica economia ad autorità indipendente e quali sono i rischi connessi? Come funziona una dittatura e in che modo si possono gestire i rapporti con i sistemi dittatoriali? Queste sono alcune delle domande a cui l’economia delle istituzioni, generalmente nota come public choice, offre risposte.