Il corso intende approfondire i temi legati alla conoscenza delle formazioni sociali tradizionali africane, all’impatto coloniale dal punto di vista culturale e amministrativo (politiche educative, giustizia, rapporto città/campagna); sociale (patrilinearità, identità, accesso alla terra, ruolo della donna); e alle tematiche relative alla fede (religioni monoteiste, teismi, pratiche magico/religiose). Il tutto in una prospettiva storica per offrire le basi di comprensione delle diverse aree dell’Africa subsahariana.

Per l'anno accademico 2019/2020 le lezioni sono state svolte nel primo semestre.

Obiettivi
Alla fine del corso gli studenti dovranno avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni ed essere capaci non solo di individuare le principali teorie, gli attori, le istituzioni, gli strumenti di policy e le differenti fasi della produzione delle politiche pubbliche, ma anche di valutare criticamente i processi di policy making e l’evoluzione delle politiche derivante dall’impatto di fattori interni e internazionali.

Contenuti del corso
La produzione delle politiche pubbliche è una delle funzioni basilari di ciascun sistema politico, essa riguarda l’elaborazione delle soluzioni da parte dei decisori pubblici ai problemi che si generano all’interno della società. L’analisi delle politiche pubbliche è una specifica prospettiva di studio all’interno della scienza politica che il corso intende introdurre. L’obiettivo specifico è di fornire gli strumenti concettuali per comprendere e analizzare il processo di policy.
Le lezioni si articoleranno in due parti: la prima generale e la seconda di applicazione empirica.
Nella prima parte saranno introdotti i concetti fondamentali della disciplina, si darà un quadro delle definizioni di «politica pubblica» e si delineeranno i vari approcci allo studio delle politiche pubbliche. Saranno poi presentate le principali tipologie delle politiche, per poi passare agli attori che partecipano alla loro produzione, quindi allo studio specifico delle singole fasi che danno luogo al processo di policy making: agenda setting, formulazione, decisione, implementazione, valutazione. Verranno infine discussi gli stili nazionali di policy making e l’influenza dei fattori internazionali su di essi.
La seconda parte, data l’oggettiva rilevanza del settore automobilistico in italia, sarà dedicata all’analisi delle policies governative riguardanti l’industria autoveicolistica. Particolare attenzione sarà posta all’interazione fra attori pubblici e privati nella definizione delle politiche concernenti l’industria automobilistica e si mostrerà (anche attraverso la comparazione con l’esperienza degli altri principali paesi occidentali) come l’incidenza di fattori interni e internazionali abbia contribuito all’evoluzione dello stile di policy italiano nel settore auto.

Testi Adottati

– Howlett M. e Ramesh M, Come studiare le politiche pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2003.
– Germano L., Governo e grandi imprese. La Fiat da azienda protetta a global player, Bologna, Il Mulino, 2009.
– Germano L., Fiat, ancora un interesse privilegiato? L’evoluzione delle politiche governative per il settore auto, in «Rivista Italiana di Politiche Pubbliche», n. 2, 2011, pp. 275-310.

OPPURE, IN ALTERNATIVA AL PRECEDENTE ARTICOLO:

– Germano L., Fiat Goes It Alone: The Italian Car Industry, The Government, and the Crisis of 2000s, in «South European Society and Politics», Vol. 17 N.1, 2012 PP. 65-86. DOI: 10.1080/13608746.2011.647467.

Bibliografia di Riferimento

Per eventuali integrazioni e approfondimenti si consiglia la consultazione dei seguenti testi: Capano G., Giuliani M. (a cura di), Dizionario di politiche pubbliche, Carocci, Roma, 2014. Ieraci G., Le politiche pubbliche. Concetti, teorie e metodi. Novara, Utet, 2016. Bobbio L., Pomatto G., Ravazzi S., Le politiche pubbliche. Problemi, soluzioni, incertezze, conflitti. Milano, Mondadori, 2017.

Modalità Erogazione

Alle tradizionali lezioni frontali saranno affiancati seminari di analisi su casi empirici, tenuti da esperti della tematica oggetto del seminario. Il calendario degli incontri sarà comunicato durante le lezioni.

Modalità Frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti frequentanti hanno la possibilità di svolgere la prova scritta subito dopo la fine del corso

Modalità Valutazione

Modalità di verifica dell’apprendimento Agli studenti frequentanti almeno il 70% del corso è richiesto di presentare in classe una tesina su un argomento da concordare con il docente e sostenere una prova scritta, basata su domande a risposta aperta, sui primi due testi indicati. Gli studenti non frequentanti dovranno portare all’orale i tre testi indicati.

NEL PERIODO DI EMERGENZA COVID-19, L’ESAME DI PROFITTO SARÀ SVOLTO SECONDO QUANTO PREVISTO ALL’ART.1 DEL DECRETO RETTORALE N. 703 DEL 5 MAGGIO 2020

Si conferma la creazione dello spazio Microsoft Teams per l'inegnamento AA19/20 - BIODIRITTO - 21810172 (IANNUZZI).


Il Team è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3af4645dc578c24f8bad740d71aab12572%40thread.tacv2/conversations?groupId=a4ab6870-af16-404c-9edf-edaca1f74b6f&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

All'interno del Team di Biodiritto è possibile seguire le lezioni effettuate in streaming. Saranno disponibili anche le lezioni videoregistrate.


By the end of this course, having completed the relevant readings and activities, students should be able to analyze the historical development of international relations in East Asia since the mid XIX century, comparing and contrasting developments in East Asia’s international politics in the Cold and post-Cold War periods.


Le cours se propose d'approfondir la capacité d'analyse et de compréhension de textes et de problématiques concernant l'histoire culturelle de la France au XXe siècle.

Si conferma la creazione dello spazio Microsoft Teams per l'inegnamento AA19/20 - CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE - 21810258 (SPANDRI).

Il Team è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a321234d7e0c541ebbd7a0586c66b6a28%40thread.tacv2/conversations?groupId=74c51a9b-485d-46bd-a4bc-182c8b95a68c&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

Il ricevimento studenti si svolge tramite e-mail e via Microsoft Teams (previo appuntamento):

https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a7058526a42f14f16b2923b7e18cd9c00%40thread.tacv2/conversations?groupId=2a023793-69d6-435c-b5ce-ae90f13861c4&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a


The course offers an overview of multiethnic and multicultural literature through a selective examination of authors, trends and historical contexts related to the United States of America.


Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e della cultura. Si pretende sviluppare la competenza comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, lo studio del mondo politico ispanico. Il corso si divide in due moduli: il Modulo I (Linguaggi di specialità) riguarda un approfondimento dello studio dei linguaggi di specialità in un’ottica comunicativa e culturale; il Modulo II (Linguaggio politico)  è focalizzato sullo studio del linguaggio politico e  l’analisi dei discorsi politici.


Der Kurs vermittelt einen Einblick in das Theater gegen die Atombombe und in den Motivkomplex Wissenschaft, Ethik und Politik in der deutschen Debatte der sechziger Jahre um die Kernenergie. 

Il corso intende analizzare i fondamenti del discorso giuridico in materia di diritti e libertà. La Costituzione repubblicana, per la completezza e consapevolezza che la caratterizzano, rappresenta un oggetto di studio quanto mai stimolante, prestandosi anche a proficue comparazioni  con altre Carte nazionali e sovranazionali.

Su queste basi verrà poi introdotto lo studio di alcuni casi giurisprudenziali, dei quali gli studenti potranno approfondire i diversi profili discutendoli in prima persona, secondo il modello del Mock Trial.

Il corso di Diritto amministrativo comparato (DAC) indaga la struttura dei sistemi amministrativi nazionali e la loro evoluzione, con attenzione per il rapporto tra questi e gli ordinamenti sovranazionali e globali, per la relazione tra diritto amministrativo e diritto comune, per i modelli di protezione dei cittadini attraverso strumenti di tipo non giudiziale e per le forme di organizzazione delle risorse pubbliche.


Il corso di Diritto amministrativo dell'economia (DAE) mira a fornire le conoscenze necessarie per comprendere come si sviluppa e articola l’incidenza dell’azione amministrativa sul mondo economico. Si occupa, quindi, dei modi con cui i pubblici poteri rispondono alle istanze correlate con i fatti e con i comportamenti economici, anche in risposta alle spinte degli ordinamenti sovranazionali e globali.


L’obiettivo del corso è fornire agli studenti gli strumenti critici per comprendere il fenomeno partitico in Italia e in altri sistemi costituzionali, valendosi del metodo della comparazione giuridica.

Il corso è articolato in tre moduli. Il primo ha per oggetto i partiti nella storia costituzionale e nella teoria della costituzione. Il secondo modulo mira ad approfondire la disciplina giuridica dei partiti politici dal secondo dopoguerra ad oggi nella prospettiva comparata ed europea. Il terzo modulo prende in esame gli statuti dei partiti politici oggi in attività.


l corso di Diritto del lavoro nella pubbliche amministrazioni ha come scopo quello di fornire le conoscenze di base sul rapporto di pubblico impiego a soggetti destinati a svolgere compiti di responsabilità all’interno delle amministrazioni pubbliche o delle società pubbliche. Il corso si propone di evidenziare le principali caratteristiche delle relazioni sindacali e del rapporto di lavoro nelle pubbliche amministrazioni sottolineando la principali differenze con il rapporto di lavoro privato in ragione delle particolari caratteristiche del datore di lavoro. 

 


Il corso intende analizzare il complesso rapporto tra l'autonomia parlamentare, come frutto della storia del principio rappresentativo, da un lato, e la Costituzione repubblicana, posta alla confluenza  tra il principio di sovranità popolare e il principio di legittimità/rigidità.

La domanda è se gli istituti che la Costituzione  prevede a presidio di tale autonomia (come le immunità dei membri delle Camere) legittimino l'interpretazione estensiva che si è affermata nella prassi del nostro ordinamento, chiamando in causa anche istituti che sarebbero basati su previsioni costituzionali implicite  (come la insindacabilità de regolamenti parlamentari).

Per rispondere a questa domanda saranno analizzate una serie di pronunce della Corte costituzionale, cercando di ricostruire le motivazioni politico-costituzionali che le hanno ispirate.

Il corso vuole fornire un quadro conoscitivo e metodologico di base per comprendere i problemi ambientali ed energetici dal punto di vista dei diversi stakeholder del settore.

DESCRIPTION: The course focuses on the most important aspects that security has assumed in the international system since the end of the Second World War. In adopting a historical approach, it intends to offer the students a general survey and understanding of a process that becomes the effect and the producer of frames of political action. The end of the Second World War has been selected as the starting point of analysis, first because it marked the beginning of the era of security studies in the United States and the Western world. Indeed, that field of studies developed after the failure of the attempt made at that time to establish an effective collective security within the United Nations. That failure coincided with the beginning of the nuclear era, which, in turn, dominated the Cold War. The time period characterized by bipolar confrontation represents a good deal of the focus of the course because it allows to examine the specific dynamics of that confrontation and the related developments concerning nuclear deterrence and proliferation. Still, in spite of the Cold War demise, the security discourse is still looming large in the contemporary international system, not only for the risk of nuclear proliferation, which seems growing after the end of the end of the Cold War, but also because of the so-called securitization of many international issues, like environment, migration and access to resources. The course, therefore, aims at helping the students historicize the notion of international security and familiarize with the main components of the contemporary international security agenda.

COURSE OBJECTIVES: The course aims at highlighting the crucial turning points in the evolution of security as an internationally relevant matter, and, contemporarily, at making the students aware of the most important developments in the field of security studies, since the end of the Second World War. In order to provide the students with crucial tools of analysis and understanding of the contemporary debate about security, and the major challenges to the international order, the course adopts a historical perspective. During the course, however, the students will engage with some relevant theoretical works in the field, as they need to familiarize with the process of production of frames of political action.

Descrizione e obiettivi formativi del corso
A partire dalla creazione delle Regioni nel 1970, fino alla riforma del titolo V della Costituzione nel 2001, il governo centrale ha trasferito un numero di funzioni sempre maggiore ai governi locali e ha devoluto poteri e responsabilità alle Regioni. Di qui l’importanza della conoscenza della finanza degli enti decentrati per chi cerca impiego sia nell’amministrazione pubblica, sia in settori privati che abbiano a che fare con l’amministrazione pubblica e per chi intende occuparsi di problematiche sanitarie. Infatti poichè gli enti locali e regionali svolgono un ruolo rilevante in materia sanitaria una parte del corso si occuperà di analizzare il settore Sanitario.  Le contraddizioni che emergono tra l’attribuzione alle Regioni della titolarità dell’assistenza sanitaria e l’imposizione di rigidi modelli organizzativi ed il mantenimento a livello centrale di una serie di interventi direttamente gestionali, saranno oggetto di approfondita analisi al fine di capire il rapporto tra Stato, Regioni ed Enti locali nell’organizzazione, nella gestione e nell’erogazione dei servizi sanitari.

Articolazione del corso
Il corso è articolato in tre parti, la prima economica, la seconda istituzionale e la terza tematica. Nella prima fase si studiano gli effetti economici del federalismo fiscale, le forme, i casi in cui si hanno vantaggi in termini di controllo dei rappresentanti politici, le capacità di ridistribuire reddito rispetto ad un sistema centralizzato, i rischi che può comportare in un sistema economico caratterizzato da squilibri regionali. Nella seconda fase si studia il processo di riforma dell’ordinamento fiscale italiano fino alle più recenti riforme. Nella terza fase, si studia il settore Sanitario, oggetto, più di altri, di profonde riforme normative in una prospettiva federale. L' avvio del federalismo fiscale e il riordino del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) costituiscono due innovazioni potenzialmente in grado di modifica re in modo sostanziale l’assetto della finanza regionale. La sanità, infatti, può essere considerata a pieno titolo il settore che ha operato da banco di prova del federalismo fiscale, in quanto essa ha attuato cambiamenti che vanno nella direzione del trasferimento delle responsabilità a livelli di governo sub-centrali e della progressiva espansione del ruolo delle regioni. Partendo da queste considerazioni, in questa parte del corso verranno introdotti elementi di economia sanitaria e analizzata l’evoluzione del sistema sanitario tra contenimento della spesa e modelli di funzionamento.

Il corso ha l'obiettivo di fornire gli strumenti essenziali a comprendere l'importanza della tecnologia nucleare e della sua diffusione nelle relazioni internazionali. L'approccio storico garantisce la comprensione dell'evoluzione del fenomeno nei suoi molteplici aspetti riguardanti la politica di potenza, i rapporti di alleanza e più, in generale, la stabilità/instabilità internazionale. Il corso si articola in una parte introduttiva, volta a facilitare la comprensione delle nozioni di base del funzionamento dei processi essenziali in tale ambito tecnologico, alla quale si aggiunge una ben più articolata ricostruzione storica.  Essa va dalla scoperta delle conoscenze necessarie allo sfruttamento a fini militari dell'energia atomica agli aspetti politici e politico-militari che ancora oggi fanno dell'aspirazione a sviluppare un arsenale nucleare una delle problematiche più rilevanti e dibattute in ambito internazionale.

International Development Law is a strategic and operational tool for all involved institutional and non-institutional stakeholders on a global, regional and national level. For this reason the course deals mainly with the role and actions of States and international intergovernmental (political and financial IOs) and non governmental (NGOs and national and multinational corporations) organizations working at the bilateral, multilateral and multi-bilateral level in order to frame policies, programs and projects as key components of the international development law.

Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti utili per migliorare la comprensione dell'economia delle aziende, pubbliche e private, che, a diverso titolo, partecipano al processo di produzione ed erogazione dei c.d. servizi pubblici.
Nella consapevolezza della complessità e dell'elevata multidisiplinarità degli argomenti affrontati, il corso ha l'obiettivo di arricchire il percorso formativo degli studenti dei corso di laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni con la conoscenza della prospettiva, dei metodi e degli strumenti propri dell'Economia Aziendale, applicati alle dinamiche di un settore di enorme importanza sociale, economica e politica come quello dei servizi pubblici.

L’unica piattaforma attiva è Teams.
Chi non fosse già connesso, può scrivere una email a valerio.pieri@uniroma3.it, indicando il proprio indirizzo email @uniroma3.it.
Grazie per l'attenzione.


Il corso illustra i principali strumenti quantitativi utilizzati nella attività di valutazione delle politiche e dei servizi pubblici. Il rilievo del corso è direttamente correlato con l’importanza sempre maggiore che l’attività di valutazione della spesa pubblica e degli effetti prodotti dalle politiche assume in sede nazionale e internazionale.

Per l'anno accademico 2019/2020 le lezioni sono state svolte nel primo semestre. Questo spazio è dedicato a contenuti e materiali ulteriori rispetto alla sezione didattica della pagina docente. 

Il corso si propone di analizzare l'evoluzione delle migrazioni internazionali e le principali caratteristiche dei flussi migratori internazionali, con un'attenzione particolare al contesto europeo ed italiano. Il corso mira inoltre a fornire agli studenti gli strumenti scientifici e demografici per poter affrontare lo studio e l'analisi delle migrazioni in modo critico ed oggettivo. 

Il corso si propone di analizzare, seguendo un metodo teorico-pratico, alcuni dei profili più significativi della regolazione giuridica delle organizzazioni amministrative pubbliche, tenendo conto degli sviluppi del quadro istituzionale, delle riforme normative intervenute negli ultimi anni, dell’evoluzione della giurisprudenza e del dibattito dottrinale. In particolare, verranno approfonditi gli aspetti riguardanti il sistema delle fonti di organizzazione dei pubblici uffici e le relazioni tra politica e amministrazione; si affronteranno, inoltre, le questioni relative ai nessi fra la definizione degli assetti organizzativi e la gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni


Il corso offre allo studente un panorama completo del percorso compiuto dall’Europa verso l’integrazione economica orizzontale e verticale, oltre che dei costi e dei benefici delle unioni monetarie e del contemperamento degli obiettivi e degli strumenti della politica economica e finanziaria degli stati membri e delle unioni monetarie. Il corso è finalizzato all’analisi dei modelli che generano le crisi finanziarie e le scelte pubbliche sui temi esplicitati nei Trattati, nel Patto di Stabilità e Crescita e nelle loro riforme oltre che di quelle che dominano l'odierno dibattito politico ed economico in Europa e nel mondo.

Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari; interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati. 

Il corso si articola in due parti. La prima parte prevede l’illustrazione dei principali paradigmi interpretativi relativi al concetto di guerra con particolare riferimento alle opere di Clausewitz, Schmitt e Aron. Successivamente verranno discusse le regole dirette a prescrivere chi e in presenza di quali condizioni può legittimamente fare ricorso alla violenza internazionale, con l’intento di ripercorrere l’evoluzione che queste stesse regole hanno subìto nel tempo, fino a mettere in crisi il “monopolio della guerra” storicamente riservato agli Stati nazionali.

La seconda parte analizza i conflitti che caratterizzano l’attuale panorama internazionale seguendo il modello dello “scontro delle civiltà” proposto da Samuel P. Huntington.

La valutazione prevede un esonero scritto e una prova orale. L'esonero è riservato agli studenti frequentanti e consiste in un test a risposta aperta.


Tesi adottati

A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale, Il Mulino, Bologna 2006.

S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000 (ultima edizione).

Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della "terza ondata". Fornisce inoltre le conoscenze relative alle condizioni che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno determinato le differenze negli esiti.

Il corso è suddiviso in due parti. La prima fornisce il framework teorico dei processi di transizione e analizza il dibattito scientifico relativo all'instaurazione e al consolidamento dei regimi democratici. La seconda parte focalizza l'attenzione sulla dimensione empirica dei processi di democratizzazione con particolare riferimento alle peculiari dinamiche e all'impatto giocato dalle eredità dei precedenti regimi non democratici in Europa meridionale e centro-orientale durante la Terza ondata. 

La valutazione prevede un esame scritto e uno orale. La prova scritta consiste in una tesina su un argomento specifico concordato con la docente, che verrà discussa in aula, ed è riservata agli studenti frequentanti.

Testi adottati

P. Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Laterza, Roma-Bari 2009.

P. Grilli di Cortona e O. Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso del passato nella costruzione della democrazia, Il Mulino, Bologna 2011.

Punto di partenza del corso è la storia dell'evoluzione dei Paesi balcanici (dalla fine del XIX secolo e soprattutto nel Novecento) verso modelli statali ispirati allo Stato-nazione, il loro inserimento - spesso contraddittorio- nel più generale contesto della politica, economia e cultura europee. 


si conferma la creazione dello spazio Microsoft Teams per l'inegnamento AA19/20 - STORIA DEI BALCANI NELL'ETA' CONTEMPORANEA - 21801445 (BASCIANI).

Il Team è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a2dd367de3d4d4b42bb0f69d7c20f5c40%40thread.tacv2/conversations?groupId=c30a5ecf-bbbc-4399-91cc-f0c4321c9e2a&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

Il corso si concentra sull’analisi dei processi che hanno caratterizzato il XIX e il XX secolo in America Latina, con l’obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione delle dinamiche attualmente in atto nell’area. Particolare attenzione sarà dedicata al tema delle violazioni dei diritti umani verificatesi durante i conflitti armati interni e le dittature militari della seconda metà del Novecento, al tema della desaparición forzada, ai processi di pace e di transizione politica, alla "giustizia di transizione", ai rapporti tra l'America latina e le altre aree geografiche.

Nella prima parte del corso si farà riferimento alle vicende che caratterizzano la storia dell’America Latina contemporanea alla luce delle prospettive storiografiche più recenti, con particolare riferimento alle relazioni dell'America Latina con le altre aree geografiche. Nella seconda parte del corso ci si concentrerà sui temi della repressione e delle violazioni dei diritti umani nell'ambito delle dittature militari e dei conflitti armati interni nella seconda metà del Novecento. Si rifletterà, in particolare, sulle strategie propagandistiche e repressive elaborate, sul fenomeno delle desapariciones forzadas, e sul ruolo svolto da movimenti e organizzazioni per la difesa dei diritti umani a partire dagli anni Settanta.


Il corso è attivo su Moodle; Teams; Skype

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Le lezioni si tengono il lunedì, martedì e mercoledì dalle 17:30 alle 19:30.

La docente riceve su appuntamento via Skype; gli altri canali (piattaforme e e-mail) sono sempre attivi.

La Russia, paese fondamentale degli equilibri politici internazionali. è al centro del presente corso. L'obiettivo principale del corso è quello di offrire agli studenti una conoscenza della storia russa negli anni del comunismo per approfondire quindi le dinamiche della crisi, della caduta e della difficile transizione verso un modello politico ed economico, solo in parte ispirato alle democrazie occidentali.


si conferma la creazione dello spazio Microsoft Teams per l'inegnamento AA19/20 - STORIA DELL'UNIONE SOVIETICA E DELLA RUSSIA POST-SOVIETICA - 21801923 (BASCIANI).

Il Team è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3affe96ccbcc1d4acc9c5dc1dae7a356aa%40thread.tacv2/conversations?groupId=f2b0cc26-b70e-43fe-ab04-4b5eb44b78fa&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

Il corso affronta la storia delle relazioni tra l'Europa e gli Stati Uniti nel XX secolo. Lo scopo è quello di comprendere l'evoluzione delle relazioni transatlantiche nel secolo passato, soffermandosi su alcuni temi quali: la Prima Guerra Mondiale, gli anni Venti e la crisi del 1929, l'ascesa delle dittature nazi-fasciste in Europa e la reazione degli Stati Uniti, la Seconda Guerra Mondiale, l'inizio della Guerra Fredda e la creazione dell'Alleanza Atlantica, l'atteggiamento statunitense nei confronti dell'integrazione europea, l'evoluzione, a volte accidentata, dell'Alleanza transatlantica e della NATO, la crisi energetica degli anni Settanta e la Guerra Fredda globale, la fine del conflitto bipolare.

L'ultima parte del corso sarà dedicata alla comprensione dello sviluppo delle relazioni tra l'Europa e gli Stati Uniti negli anni Novanta, con particolare attenzione alle Guerre Balcaniche, alla nascita dell'Unione Europea e all'evoluzione della NATO dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Riflessioni finali saranno infine rivolte all'impatto dell'11 settembre e alle tensioni create dalla guerra in Iraq del 2003.

Il corso offre una panoramica sullo stretto rapporto tra fatti, teorie economiche e scelte politiche nell'ambito delle relazioni economiche internazionali. In particolare, saranno messi in evidenza i complessi nodi che, storicamente, si sono venuti a creare fra obiettivi nazionali di politica economica e vincoli esterni, osservando le modalità con le quali questa problematica ricorrente è stata affrontata nel tempo, dai mercantilisti ai giorni nostri.

Particolare attenzione sarà rivolta al contesto intellettuale, teorico e di policymaking  relativo alla genesi ed evoluzione della governance economica in Europa, a partire dal secondo dopoguerra.

The course intends to offer a general survey of the evolution of the international system since the end of the Cold War. After discussing the main historical interpretations of the causes of the Soviet collapse, the first part of the course will focus on the crises of the 1990s (Iraq, Yugoslavia, Somalia and Rwanda), the repeated failures of the UN, and the US and European search for a new international security paradigm.  The second part of the course will look at the impact of 9/11 as well as at the war on terror, considering their long term impact on the hegemonic position of the US. It will also discuss the growing role of such  emerging powers as China and India. Finally, the third part of the course looks at such recent events as the negotiations on the Iranian nuclear program,  the Arab Springs and their consequences, the paralysis in the EU, and  the crises in Ukraine and Syria.

The course wants to introduce the students to an analytical understanding of the key issues in the evolution of the international system from a historical perspective. While occasionally engaging with the most relevant theoretical work on IR, students will be strongly encouraged to familiarize themselves with the main historical literature on the topics discussed as well as with using what primary sources might be available. By the end of the course, this approach should enable them to develop a better grasp of historical research methods and of how to use them for a critical assessment of current events