Il corso ha ad oggetto l’individuazione e l’analisi giuridica delle strutture che compongono il sistema amministrativo, nell’ambito dell’ordinamento pluralistico dei pubblici poteri, e degli strumenti dei quali le pubbliche amministrazioni si avvalgono per l’espletamento dei propri compiti istituzionali; si propone, inoltre, di individuare la tipologia e l’articolazione degli interessi pubblici, nonché le loro correlazioni con i diritti dei privati. L’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire agli studenti adeguati strumenti per la comprensione dell’evoluzione dei costrutti teorici, della disciplina normativa e delle problematiche concrete riguardanti la realtà amministrativa.

 

 


Insegnamento impartito nei corsi di studio triennali del Dipartimento di Scienze Politiche diretto a fornire una introduzione al diritto e alle principali politiche del processo di integrazione europea

Il corso esamina lo sviluppo del sistema regionale italiano nell’evoluzione del sistema costituzionale italiano, dalle previsioni fissate in Assemblea costituente, alla tardiva attuazione dell’ordinamento regionale, fino alle riforme degli anni’90 volte a incentivare il ruolo delle Regioni nell’ordinamento costituzionale ed alle proposte chiamate a rendere effettivo l’art. 116 della costituzione e il c.d. regionalismo differenziato.Per gli studenti interessati a seguire il corso:

Il programma è il medesimo per i frequentanti e i non frequentanti:

1)    Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e.

2)    Sandro Staiano, Costituzione italiana: articolo 5, Carocci, Roma, 2017

Gli articoli consultabili sulla piattaforma Moodle hanno carattere meramente integrativo e di approfondimento degli argomenti inerenti al corso;

Per ogni evenienza il docente è sempre contattabile alla mail cristiano.aliberti@uniroma3.it.


L'economia internazionale studia l'interdipendenza economica e finanziaria delle nazioni. Tra i temi oggetto del corso, attuali e di interesse per uno studioso di politica, ci sono: le determinanti del commercio internazionale, le politiche commerciali e i loro effetti, l'internazionalizzazione dei mercati finanziari, gli equilibri (o squilibri) macroeconomici dei diversi paesi e la loro propagazione nell'economia mondiale, il funzionamento dei mercati dei cambi e l’impatto economico delle migrazioni.

Allo studente che parteciperà al corso verranno offerti strumenti utili per rispondere a domande quali: perché i paesi commerciano tra di loro? È davvero vantaggioso? E se sì, per chi? Che effetto ha il commercio internazionale sulle remunerazioni salariali? I dazi aumentano il benessere del paese che li impone? Che effetti economici hanno i flussi migratori internazionali? Quali effetti hanno le politiche monetarie sulla determinazione del tasso di cambio? Cosa si intende per dumping o impresa multinazionale?

Il corso è articolato in due moduli. Il primo modulo ha per oggetto il commercio internazionale, le sue determinanti, i suoi effetti e le politiche commerciali. Il secondo modulo affronta i temi della bilancia dei pagamenti, dei tassi di cambio e della loro determinazione, delle migrazioni e del loro impatto economico. 


Le cours se propose de développer la capacité d'analyse et de compréhension de textes et de problématiques concernant l'histoire culturelle de la France au XIXe siècle.

Si conferma la creazione dello spazio Microsoft Teams per l'inegnamento AA19/20 - LINGUA, CULTURA E ISTITUZIONI DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE - 21810063 (SPANDRI).

Il Team è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a2010a0b53c064e75bc57aadaaeeda709%40thread.tacv2/conversations?groupId=58c3adb1-e914-48d5-b194-5c9da4a23721&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

Il ricevimento studenti si svolge tramite e-mail e via Microsoft Teams (previo appuntamento):

https://teams.microsoft.com/l/team/19%3a7058526a42f14f16b2923b7e18cd9c00%40thread.tacv2/conversations?groupId=2a023793-69d6-435c-b5ce-ae90f13861c4&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a


The course is made up of two modules. While the first module deals with some of the main grammar and morpho-syntactic structures of the English language, the second module focuses on the diversity of American culture through short stories and their writers. 

L’obiettivo generale è il raggiungimento di una competenza comunicativa e socioculturale. Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e della cultura ispanica. A tale fine il corso si divide in tre moduli: il primo modulo (lingua) prevede lo studio del funzionamento morfosintattico dello spagnolo (livello B1+); nel secondo modulo (fraseologia e paremiologia), si affronteranno le caratteristiche formali e semantiche delle unità fraseologiche e paremiologiche a più livelli (morfologico, sintattico, semantico, contrastivo e culturale); il terzo modulo prevede lo studio dei linguaggi settoriali e, in particolare si stabilirà un primo approccio verso lo studio del linguaggio politico.


Der Kurs vermittelt Basiswissen über Politik, Geschichte und Kultur in Deutschland. Sprachliche Voraussetzung: A2 [Prerequisiti del corso: conoscenze linguistiche di base]



Il Corso di “Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani” ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa.
Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale.
L’apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.

LA POLITICA ECONOMICA ANALIZZA, TENENDO CONTO DELLE CAUTELE METODOLOGICHE, I COMPORTAMENTI DELLE ISTITUZIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE INTERNE, COME IL MERCATO, LO STATO, LA BANCA CENTRALE, CON RIFERIMENTO ALL’EFFICACIA DELLE POLITICHE MICRO E MACROECONOMICHE. TRA LE PRIME, IN PARTICOLARE, QUELLE RIGUARDANTI IL BENESSERE, LA CONCORRENZA E I MERCATI, LE AREE DEPRESSE E LE POLITICHE INDUSTRIALI, INCLUSA LA LORO VALUTAZIONE. TRA LE SECONDE, LE POLITICHE MONETARIE, FISCALI, VALUTARIE E DEI REDDITI, SIA NELL’AMBITO DEL MODELLO KEYNESIANO CHE DI QUELLO CLASSICO DI PIENO IMPIEGO, SIA IN ECONOMIA CHIUSA CHE IN ECONOMIA APERTA. PER QUANTO RIGUARDA GLI OBIETTIVI FORMATIVI, IL CORSO DI POLITICA ECONOMICA DI 8 CFU ANALIZZA I FALLIMENTI MICRO E MACRO DEL MERCATO E DEL “NON MERCATO” E I TRADE-OFFS, IN PARTICOLARE QUELLI TRA STATO E MERCATO, TRA DISOCCUPAZIONE E INFLAZIONE , TRA CRESCITA ECONOMICA E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E TRA CRESCITA ECONOMICA ED EQUILIBRIO DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. A QUESTA ANALISI SI AGGIUNGE LA TRATTAZIONE DELLE PRINCIPALI POLITICHE FINALIZZATE AL RIEQUILIBRIO DEI MERCATI DEI BENI, DELLA MONETA E DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI. LA CONOSCENZA DI TUTTI QUESTI TEMI, E UNA FAMILIARITÀ CON LA STRUTTURA DEL PROCESSO DECISIONALE COSTITUISCONO I REQUISITI ESSENZIALI PER AFFRONTARE I DIVERSI PROFILI DELLA POLITICA ECONOMICA NELLA REALTÀ ODIERNA.

ARTICOLAZIONE DELL’INSEGNAMENTO

IL CORSO SI ARTICOLA IN TRE PARTI PRECEDUTE DA TRE LEZIONI DI METODOLOGIA:

- LA PRIMA PARTE TRATTA I TEMI DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE E DELLA POLITICA DI PROGRAMMAZIONE, I FALLIMENTI MICRO E MACROECONOMICI DEL MERCATO E DEL “NON MERCATO”;

- LA SECONDA PARTE TRATTA LE POLITICHE MACROECONOMICHE E QUELLE MICROECONOMICHE DI MERCATO CHIUSO;

- LA TERZA PARTE TRATTA LE POLITICHE COMMERCIALI, GLI AGGIUSTAMENTI AUTOMATICI E DISCREZIONALI DELLA BILANCIA DEI PAGAMENTI E LE POLITICHE MONETARIE E FISCALI IN ECONOMIA APERTA.

PROGRAMMA

IL CORSO ISTITUZIONALE PRESENTA AGLI STUDENTI I METODI DI ANALISI, LE POTENZIALITÀ E I LIMITI DELL’USO DEI MODELLI CHE OFFRONO UN SOSTEGNO RAZIONALE ALLE DECISIONI DI POLITICA ECONOMICA.

OFFRE, INOLTRE, UN PANORAMA COMPLETO DEGLI OBIETTIVI E DEGLI STRUMENTI MICRO E MACROECONOMICI DELLA POLITICA ECONOMICA E FINANZIARIA, IN ECONOMIA CHIUSA E IN ECONOMIA APERTA, CON RIFERIMENTO AD UNA IMPOSTAZIONE METODOLOGICA CHE DISTINGUE, MA NON SEPARA, GLI AMBITI DISCIPLINARI DELL’ECONOMIA E DELLA POLITICA.

LA FINALITÀ DEL CORSO È QUELLA DI DARE AGLI STUDENTI UN’ADEGUATA PREPARAZIONE DI BASE SUI TEMI FONDAMENTALI DELLA POLITICA ECONOMICA TRATTATI DALLE PRINCIPALI SCUOLE DI PENSIERO NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO.

Il corso si svolgerà nel secondo trimestre dell'a.a. 2019-2020. Esso avrà inizio lunedì 2 marzo 2019 alle ore 11.00 in Aula A e proseguirà nella stessa aula e alla stessa ora il martedì e il mercoledì. Le lezioni sono frontali e spiegano il programma del corso su cui vengono programmate sia le prove scritte che quelle orali con riferimento alla ristampa 2018 della seconda edizione del testo adottato: G.C. Romagnoli - Lezioni di Politica Economica, Franco Angeli, Milano, 2018.

vedere i due avvisi che ho pubblicato finora sulla Web Docenti, sul mio sito personale e su Moodle:

1.       Invito a studiare le lezioni 6-11 del mio testo nella settimana 9-15 marzo;

2.       Invito a studiare le lezioni 12-20 del mio testo nel periodo 16 marzo-5 aprile, al termine del quale forse riprenderà la didattica normale.

In entrambi questi avvisi si invitava anche a segnalare, via mail, eventuali punti oscuri oppure oggetto di approfondimenti che, oltre a una risposta personale, sarebbero stati raggruppati per una spiegazione in aula alla ripresa.


Il ricevimento degli studenti e dei laureandi è previsto il mercoledì alle ore 11.00 nella stanza dei professori 4.8 bis. Durante lo svolgimento del corso di Politica Economica, nei mesi marzo, aprile e maggio, il ricevimento è anticipato alle ore 10.00.

a valutazione avviene attraverso una prova scritta che viene svolta una sola volta per ogni sessione e rimane valida per tutti gli appelli delle prove orali di quella sessione.

IL TESTO DI RIFERIMENTO PER L'ESAME È IL SEGUENTE:
G.C. ROMAGNOLI, LEZIONI DI POLITICA ECONOMICA, FRANCO ANGELI, MILANO, Ristampa aggiornata, riveduta e corretta della 2.a edizione, 2018.

LETTURA CONSIGLIATA:
un saggio a scelta tra quelli pubblicati nel volume a cura di G.C. ROMAGNOLI, “Le frontiere della politica economica”, Franco Angeli, Milano, 2019.

Date degli esami

Winter Session
Scritto: 22 January,  ore 12.00 in Aula 1B.
Orale: 29 January, 12 February, 26 febbraio, ore 9 in Aula 1B.
 
Summer session
Scritto: 3 June, ore 12.00 in Aula 1B
Orale: 10 June, 1 July, 15 July, ore 9 in Aula 1B.
 
Autumn session
Scritto: 9 September, ore 12.00 in Aula 1B.
Orale: 16 September, 30 September, ore 9 in Aula 1B.

La Scienza delle Finanze studia il settore pubblico dell’economia di un paese, in particolare le attività di prelievo e di spesa effettuate dallo Stato. Il corso introduce lo studente alla materia organizzandola in tre parti. La prima parte è metodologica, fornisce gli strumenti di analisi e di valutazione dell’intervento dello Stato in economia. I principali temi trattati sono l'economia del benessere e la teoria normativa dell'intervento pubblico; i fallimenti del mercato, l'economia dei beni pubblici e delle esternalità; la public choice e la teoria positiva dell’intervento pubblico. La seconda parte, propriamente di economia pubblica, esamina i principali programmi di spesa dello stato: assistenza, redistribuzione dei redditi, sanità, istruzione, pensioni e il funzionamento del welfare state, analizzato soprattutto in chiave evolutiva di workfare. La terza parte del corso, relativa alla finanza pubblica, analizza le attività di prelievo dello stato. I principali temi sono la teoria della tassazione, l’efficienza e l’equità nella tassazione, la struttura del sistema fiscale italiano, le principali grandi imposte - imposta sul reddito delle persone fisiche, sulle società di capitali, sui consumi e sui patrimoni; l’introduzione alla finanza decentrata, al finanziamento in disavanzo e i vincoli a cui è soggetto. 

Rispetto ad altri corsi di Scienza delle Finanze, questo in particolare cerca di familiarizzare lo studente con lo sviluppo - a livello di ricerca e di analisi di policy approfondita - di alcuni argomenti di particolare attualità, quali i rapporti tra stato e mercato, la corruzione, le nuove formule di welfare, i rapporti tra diversi livelli di governo, la relazione tra imposte, redistribuzione e crescita economica. A tale scopo la maggior parte delle lezioni saranno dedicate alla presentazione di lavori scientifici che saranno (se del caso) distribuiti dal docente; al contrario i temi più semplici e istituzionali saranno lasciati allo studio individuale dei manuali. Lo studente dovrà venire a lezione avendo già consultato sul libro di testo l’argomento della lezione riportato sul syllabus, in modo da possedere le basi per seguire la lezione del docente.

Il corso si propone di analizzare i cambiamenti del sistema politico italiano attraverso diverse prospettive: la trasformazione dei partiti politici; le modifiche delle leggi elettorali e il cambiamento della cultura politica. Particolare attenzione sarà posta sul ruolo della Costituzione e della divisione dei poteri tra le diverse istituzioni (con riferimento anche al livello locale e europeo). L’attualità politica verrà affrontata attraverso l’approfondimento del ruolo e l'organizzazione dei partiti politici e dei loro leader, in rapporto ai risultati elettorali, e sottolineando l’ascesa dei partiti populisti e sovranisti.

Le lezioni si svolgeranno in modalità diretta streaming negli orari del corso.

Il ricevimento della docente è fissato al venerdì, in modalità conversazione on line, dalle ore 11,00 (previa prenotazione - accettata dalla docente - richiesta via email).

Nota: si conferma l'attivazione del team di Sistemi Esperti sulla piattaforma Microsoft Teams, le istruzioni per accedere e divenire membri sono disponibili nella pagina del corso su Moodle.

Il corso di Sistemi Esperti per le Emergenze Umanitarie si propone di fornire agli studenti una visione ragionata del rapporto tra territorio ed emergenze umanitarie offrendo al contempo un’analisi aggiornata dei Sistemi Informativi demandati alla pianificazione di tale rapporto. Le crisi umanitarie, strutturali o congiunturali, sono spesso provocate dalla rottura dell’equilibrio dinamico fra popolazione, ambiente e risorse e riguardano molte regioni del pianeta. Il corso ha come obiettivo la definizione del concetto di emergenza umanitaria ed illustra da un lato le cause e le caratteristiche delle possibili emergenze dall’altro le strategie di pianificazione a cui si attengono gli organismi internazionali deputati ad intervenire. Poiché le emergenze umanitarie sono anche strettamente legate ad un insieme complesso di dati geografici e geomorfologici del territorio, nel corso vengono esposti i criteri per la rappresentazione digitale del territorio e la formazione delle banche dati geografiche (GeoDBMS). Peculiare attenzione viene dedicata al ruolo che i sistemi informatici esperti assumono nel processo decisionale e gestionale, e fra essi in particolare il Sistema Informativo Geografico (GIS) che, introdotto per lo studio e la pianificazione del territorio, si è rivelato largamente compatibile anche con le applicazioni nel campo delle Emergenze. L’obiettivo peculiare è di consentire allo studente, dopo l’analisi degli aspetti tecnici e socioculturali che caratterizzano un’emergenza, di acquisire le conoscenze di base delle Tecnologie Informatiche Evolute utilizzate per la pianificazione e la gestione delle crisi umanitarie.

Materiale necessario per la preparazione dell'esame:
- Manuale/dispense del corso a cura del docente. Il testo è disponibile presso la copisteria "4 Appunti" via Chiabrera n. 174 angolo via Silvio D'amico tel. 06.59605579.
- Supporto grafico e materiale di aggiornamento scaricabile al seguente link: 

Link




La Statistica Economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere decisioni economiche e di policy un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-quantitative sui fenomeni economici collettivi.

Il corso mira a fornire una preparazione di base su come si è formato il mondo contemporaeo, sui principali processi di trasformazione demografica, economica, sociale, culturale, istituzionale, politica, religiosa, sui momenti essenziali di svolta. 

Attraverso le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico, esso intende fornire una consapevolezza critica della complessità e della profondità temporale dei principali problemi del mondo di oggi per permettere agli studenti di Scienze Politiche di orientarsi adeguatamente nella complessa realtà del mondo globale.


Il corso intende offrire strumenti utili per comprendere criticamente gli avvenimenti in un mondo globalizzato. Particolare attenzione verrà posta sui cambiamenti che hanno caratterizzato il XIX e il XX secolo: da quelli demografici, economici e sociali, a quelli politici e culturali.

Le tendenze e le interazioni che interessano i molteplici aspetti della vita umana sono il risultato di processi di lungo periodo e saranno letti con le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico. L’obiettivo è quello di poter decifrare la complessità del presente in un quadro non più circoscritto ai soli confini nazionali.


Il corso mira a fornire una preparazione di base su come si è formato il mondo contemporaeo, sui principali processi di trasformazione demografica, economica, sociale, culturale, istituzionale, politica, religiosa, sui momenti essenziali di svolta. 

Attraverso le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico, esso intende fornire una consapevolezza critica della complessità e della profondità temporale dei principali problemi del mondo di oggi per permettere agli studenti di Scienze Politiche di orientarsi adeguatamente nella complessa realtà del mondo globale.


Il corso intende offrire strumenti utili per comprendere criticamente gli avvenimenti in un mondo globalizzato. Particolare attenzione verrà posta sui cambiamenti che hanno caratterizzato il XIX e il XX secolo: da quelli demografici, economici e sociali, a quelli politici e culturali.

Le tendenze e le interazioni che interessano i molteplici aspetti della vita umana sono il risultato di processi di lungo periodo e saranno letti con le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico. L’obiettivo è quello di poter decifrare la complessità del presente in un quadro non più circoscritto ai soli confini nazionali.


I partiti politici nella storia dell'Italia contemporanea. Il corso intende fornire una conoscenza approfondita del processo di formazione dei partiti politici italiani nell’ambito della politica moderna. 

Il corso è diviso in due moduli. Il primo è dedicato a ricostruire il processo di formazione del sistema politico italiano, inteso come storia della politica, delle culture politiche, della rappresentanza, organizzazione e partecipazione dei cittadini attraverso partiti, movimenti, associazioni. In particolare, viene approfondito l’avvento dei partiti di massa, il fascismo e il ruolo dei partiti nella ricostruzione della democrazia dopo la seconda guerra mondiale.
Il secondo modulo, a carattere monografico, ripercorre nascita, sviluppo e crisi del mito della nazione nella storia dell’Italia contemporanea.

Il corso intende offire una panoramica dell'evoluzione delle teorie economiche nel corso del tempo, a partire dai mercantilisti fino ad oggi. Obiettivo del corso è aiutare gli studenti a comprendere come l'economia sia una  scienza sociale (si occupa di relazioni fra individui e loro agrregati, non di variabili fisiche o meccaniche dal comportamento deterministico) fortemente influenzata dai problemi e dai contesti istituzionali nei quali le teorie vengono partorite.

Il corso intende fonire una chiave di lettura per farsi un'idea del complesso ed a volte antitetico sistema di modalità utilizzato nel tempo per comprendere il rapporto fra variabili economiche e principali istituzioni politicosociali (distribuzione del reddito, formazione della riccheza, teoria del valore, genesi e conseguenze dell'inflazione, della disoccupazione, dell'intervento pubblico in economia, dei fallimenti del mercato, etc).

Il clima nella storia: cambiamenti e adattamenti

Il corso analizzerà il rapporto che vi è stato durante i secoli tra i mutamenti del clima e i conseguenti adattamenti delle società umane. Durante i millenni della storia il clima si è modificato più volte per ragioni naturali, e l'uomo ha dovuto gestire i vincoli ambientali che gli erano imposti da tale mutamento. Poi con la Rivoluzione industriale le sue attività hanno cominciato ad influire direttamente sull'atmosfera, fino all'emergenza iniziata negli ultimi decenni del '900. Di tali contesti si approfondiranno le capacità di comprensione delle comunità, le risposte messe in campo e le conseguenze sociali.

L'Europa centrale e orientale occupa la maggior parte del continente europeo e ha, attraverso la Russia, una vasta appendice in Asia, tanto da generare il concetto di Eurasia. Fornire un insegnamento dell'intera storia (quindici secoli) dei popoli che insistono su questo vasto e vario territorio, non è possibile senza porre dei limiti cronologici. Questo insegnamento si limiterà, pertanto, a illustrare il pur vasto arco temporale che va dal Congresso di Vienna del 1815 ai giorni nostri. Per una migliore fruizione dell'insegnamento è utile avere solide basi di Storia moderna, Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIX, Storia delle relazioni internazionali e, particolarmente, di Storia contemporanea. Lo studio non può prescindere da un oculato ricorso alle cartine geografiche e geo-politiche.

Sarà privilegiata la storia politica nella dimensione sia interna sia internazionale, ma nelle lezioni, come nei testi di studio, troveranno posto anche la storia sociale, economica e culturale.

Per altre informazioni si legga il file power point dedicato alla presentazione della materia, con l'avvertenza che vi vengono trattati argomenti che non costituiscono oggetto dell'esame finale, ma di cui è utile sapere qualcosa ai fini di una migliore comprensione di quanto si studierà.

Il corso si prefigge l’obiettivo di introdurre lo studente allo studio del processo di integrazione europea attraverso l’analisi critica delle varie fasi dello sviluppo delle strutture e delle principali politiche comunitarie. Nel corso si esaminano le origini del percorso comunitario negli anni ‘40 e ‘50, le difficoltà incontrate negli anni ‘60, i progressi graduali della politica europea comune nel periodo della distensione, fino ad arrivare ad affrontare le più recenti tematiche relative al periodo di rilancio del processo di integrazione a partire dalla metà degli anni ‘80. Nell’ultima parte del corso verrà presa in considerazione l’evoluzione dell’Unione Europea dal Trattato di Maastricht al Trattato di Lisbona e verranno esaminate alcune tematiche fondamentali legate all’allargamento dell’UE ai paesi dell’Europa centro-orientale. Verrà, infine, tracciato il quadro istituzionale dell’Unione Europea oggi.

Il corso mira a far acquisire la capacità di comprendere la storia d’Italia dall’unità alla fine del XX secolo. Esso intende analizzare i principali nodi politici, culturali, sociali ed economici, che hanno caratterizzato le vicende nazionali, con particolare attenzione alla storia del Novecento. Inoltre, il corso intende anche riflettere e far riflettere attorno al problema dell’idea di nazione, affrontando la nascita, la diffusione e il delinearsi del senso di identità nazionale sviluppatosi dal Risorgimento all’Italia repubblicana.

Lo spazio Microsoft Teams per l'insegnamento AA19/20 - STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO - 21810140 (D'ALESSANDRI) è raggiungibile dagli studenti all'indirizzo https://teams.microsoft.com/l/team/19%3ac19e25ab86414e16a2119c47e908086d%40thread.tacv2/conversations?groupId=be26869b-c15a-46ac-81ec-785e36185738&tenantId=ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a.

Il corso fornisce le nozioni e gli strumenti critici per lo studio della storia politica del cosiddetto «secolo delle nazionalità», indispensabile per la comprensione dell’Europa contemporanea. Esso illustra la costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale e il processo di unificazione della Germania e dell’Italia. L’analisi abbraccerà tutto l’arco del «lungo Ottocento», compreso, quindi, tra la Rivoluzione francese e lo scoppio della Prima guerra mondiale.

Particolare attenzione sarà riservata all’analisi delle rivoluzioni del Quarantotto, così come alle loro premesse e conseguenze. Necessaria introduzione a tale analisi sarà la trattazione dei movimenti di «rinascita nazionale» di buona parte dei popoli europei. Si affronteranno, infine, l’unificazione di Germania e Italia e la costituzione degli Stati nazionali in Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi imperi multietnici (austriaco, russo e ottomano). Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.

Il corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base sull’evoluzione del sistema internazionale nel ventesimo secolo per il  periodo compreso tra l’inizio della seconda guerra mondiale e il crollo del blocco sovietico – 1939-1989.

Nella parte iniziale del corso l’analisi delle origini della seconda guerra mondiale e delle trasformazioni del sistema internazionale nel corso del conflitto punta soprattutto a stimolare una riflessione sulla ricerca di un nuovo ordine internazionale da parte delle potenze alleate. Successivamente il corso intende fornire agli studenti un inquadramento generale sullo sviluppo del sistema internazionale dopo la seconda guerra mondiale, mettendo a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione Sovietica e i passaggi cruciali tra le varie fasi che ne hanno scandito l’andamento – dalla fase più aspra della guerra fredda a quella della coesistenza competitiva e poi della distensione – per concludersi con una disamina delle cause del collasso del blocco sovietico.


Il programma affronta i temi della formazione e dell’introduzione alla conoscenza delle vicende storiche dell’Africa dal XV secolo ad oggi. Il corso prevede una parte dedicata al problema storiografico della storia dell’Africa e alle fonti storiche di questo continente con particolare riferimento alla fonte orale e alla metodologia. Altri obiettivi, sempre legati alla conoscenza: gli aspetti fondamentali della storia moderna e contemporanea dell’Africa con attenzione particolare alle tratte degli schiavi; l’impatto delle società africane con i commerci europei; la dominazione coloniale, la resistenza anticoloniale, l’indipendenza dei popoli africani e l’esperienza degli Stati indipendenti. Il corso mira a dare una conoscenza generale della storia di questo continente, dei suoi problemi di oggi, in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse.

L’obiettivo formativo del Corso è quello di offrire agli studenti le coordinate essenziali per la ricostruzione, alla luce della storiografia più recente, dello sviluppo storico dell’America Latina nel contesto più generale delle vicende che caratterizzano la storia dell’Occidente


Dopo aver analizzato gli spazi americani e il nodo della periodizzazione, si focalizzerà l’attenzione sui temi e i problemi che segnano il percorso storico dell’America latina dalla scoperta al nuovo millennio. Ci si soffermerà in modo particolare su:  le Americhe indigene; Europa, Spagna e Portogallo alle soglie del ‘500; Scoperta e Conquista;  Colonia: strutture amministrative, economiche, sociali e religiose;  Settecento europeo e riformismo borbonico; Processo d’indipendenza e  nascita delle repubbliche latinoamericane; l’eccezione brasiliana; l’ epoca dei Caudillos e il liberalismo latinoamericano; il patto neocoloniale; la presenza inglese e l’imperialismo statunitense; l’emigrazione europea; la costruzione delle identità nazionali; i movimenti sociali e i partiti politici; la rivoluzione messicana; le tensioni della modernizzazione; il populismo e il “desarrollismo”;  le tensioni rivoluzionarie e controrivoluzionarie degli anni Sessanta; il modello neoliberista;  le dittature militari; le transizioni politiche, la questione dei diritti umani,  i processi d’integrazione regionale.


Il corso è incentrato sulla storia contemporanea delle relazioni internazionali nell'Asia orientale. Particolare attenzione sarà dedicata alle posizioni occupate dal Giappone e dalla Cina durante gli anni della Guerra Fredda, nonché alle loro interazioni sia con gli altri attori regionali, sia con le due superpotenze e l'Europa. L'analisi dei fattori che sono stati generati durante l'ordine bipolare faciliterà l'identificazione di linee di continuità e discontinuità nel più ampio contesto della globalizzazione.

Il corso intende offrire una conoscenza generale delle linee fondamentali della storia dell'età moderna dal XV secolo all'inizio del XIX e favorire l'apprendimento critico-interpretativo delle stesse mediante alcuni itinerari storiografici su temi specifici e lo studio degli aspetti sociali, economici, politici e culturali di lungo periodo che collegano l'età moderna al mondo contemporaneo.