Le cours se propose de développer la capacité d'analyse et de compréhension de textes et de problématiques concernant l'histoire culturelle de la France au XIXe siècle.

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Twentieth-century African-American voices

The course is made up of two modules. While the first module deals with some of the main grammar and morpho-syntactic structures of the English language, the second module focuses on the literary and critical contribution by twentieth-century African-American writers. In an interdisciplinary framework, the analysis of the formal features of these texts will be instrumental to connect literary and socio-cultural issues. By promoting active participation in class, the adopted teaching method envisages the improvement of language skills and the ability to engage in open discussion.
Der Kurs vermittelt Basiswissen über Politik, Geschichte und Kultur in Deutschland. Sprachliche Voraussetzung: A2-B1 [Prerequisiti del corso: buone conoscenze linguistiche di base]

La storia della Grecia nel Novecento è caratterizzata dalla ricerca contrastata e combattuta di una identità nazionale autonoma. Le stesse origini dello Stato ellenico raccontano di pesanti ipoteche verso le potenze straniere che di volta in volta volgevano il loro interesse all'area balcanica, mediterranea e mediorientale. Il corso è incentrato sull'analisi dei principali momenti di svolta nel corso del Novecento e sulle loro ripercussioni nel complesso della storia dello Stato ellenico. Inoltre si cercherà, con il rilevante contributo degli studenti, di delineare un racconto dotato di senso e coerenza rispetto a questa complessa e sofferta storia nazionale non trascurando, infine, di mettere in evidenza le relazioni che la storia della Grecia e la storia d'Italia intrattengono durante il secolo scorso.

Il corso mira a fornire una preparazione di base su come si è formato il mondo contemporaeo, sui principali processi di trasformazione demografica, economica, sociale, culturale, istituzionale, politica, religiosa, sui momenti essenziali di svolta. 

Attraverso le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico, esso intende fornire una consapevolezza critica della complessità e della profondità temporale dei principali problemi del mondo di oggi per permettere agli studenti di Scienze Politiche di orientarsi adeguatamente nella complessa realtà del mondo globale.



Il corso intende offrire strumenti utili per comprendere criticamente gli avvenimenti in un mondo globalizzato. Particolare attenzione verrà posta sui cambiamenti che hanno caratterizzato il XIX e il XX secolo: da quelli demografici, economici e sociali, a quelli politici e culturali.

Le tendenze e le interazioni che interessano i molteplici aspetti della vita umana sono il risultato di processi di lungo periodo e saranno letti con le categorie concettuali dell’analisi basata sul metodo storico. L’obiettivo è quello di poter decifrare la complessità del presente in un quadro non più circoscritto ai soli confini nazionali.


Il corso intende fornire una conoscenza approfondita del processo di formazione dei partiti politici italiani nell’ambito della politica moderna.

Il corso è diviso in due parti. La prima è dedicata a ricostruire il processo di formazione del sistema politico italiano, inteso come storia della politica, delle culture politiche, della rappresentanza, organizzazione e partecipazione dei cittadini attraverso partiti, movimenti, associazioni. In particolare, viene approfondito l’avvento dei partiti di massa, il fascismo e il ruolo dei partiti nella ricostruzione della democrazia dopo la seconda guerra mondiale.
La seconda parte, a carattere monografico, ripercorre nascita, sviluppo e crisi del mito della nazione nella storia dell’Italia contemporanea.
Il corso si prefigge l’obiettivo principale di introdurre gli studenti/le studentesse allo studio del processo di integrazione europea, attraverso l’analisi storica della sua evoluzione.

Gli studenti/Le studentesse avranno modo di approfondire la struttura istituzionale delle Comunità Europee fra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, e dell'Unione Europea dagli anni Novanta agli anni Duemila. Avranno modo, inoltre, di studiare le origini e il funzionamento di alcune fra le principali politiche europee, come la Politica agricola comune, la Politica commerciale comune, la Cooperazione politica europea, la Politica estera e di sicurezza comune e altre, in una prospettiva storico-internazionalistica.

Partendo dalle origini della Guerra fredda in Europa, dalla ridefinizione delle relazioni transatlantiche dopo la Seconda guerra mondiale e dalla diffusione delle principali teorie sull'integrazione europea emerse nel secondo dopoguerra (Federalismo, Unionismo e Funzionalismo), il corso esamina le origini del percorso comunitario negli anni Quaranta e Cinquanta, dal Congresso dell'Aja del 1948 alla formazione della Comunità economica europea e del Mercato comune nel 1958; analizza le vicende comunitarie negli anni Sessanta, le prime crisi istituzionali e la messa in atto delle prime politiche comuni; offre un'interpretazione dei progressi graduali della CEE nel periodo della distensione internazionale, delle prime due fasi dell'allargamento e delle riforme istituzionali che tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta portarono all'Atto Unico Europeo.

Il corso affronta, poi, il tema delle trasformazioni internazionali della fine degli anni Ottanta, del dibattito storiografico sulla fine della Guerra fredda e della riunificazione tedesca, collegando i mutamenti del sistema internazionale con il quadro europeo e comunitario. Guardando sia alla dimensione delle relazioni tra gli stati, sia all'evoluzione delle istituzioni europee, il corso si sofferma, successivamente, sulla formazione dell'Unione Europea agli inizi degli anni Novanta e sulle peculiarità del nuovo soggetto politico, economico e internazionale che nasce con il Trattato di Maastricht.

In un processo di riforma istituzionale e politico quasi ininterrotto, l'Unione Europea attraversò, tra gli anni Novanta e la metà degli anni Duemila, cambiamenti rapidi e controversi, segnati dal Trattato di Amsterdam prima, da quello di Nizza poi, e infine dai lavori della Convenzione sul Futuro dell'Europa. Nell'ultima parte del corso, verrà affrontato questo lungo decennio caratterizzato dalla preparazione, dai negoziati e dal completamento dell'allargamento a Est; dalla realizzazione del Programma di Unione economica e monetaria e dall'entrata in vigore dell'Euro; dalla nascita della Banca centrale europea; dal mutato equilibrio tra il Parlamento europeo e le altre istituzioni; dalla riforma della Commissione Europea; dall'impatto sull'UE della crisi internazionale generata dagli attacchi al WTC dell'11 settembre 2001 e dal dissidio nelle relazioni transatlantiche generato dalla crisi in Iraq; dalla vicenda, infine, della firma e della mancata ratifica del Trattato Costituzionale, fino al Trattato di Lisbona.

Il corso si basa prevalentemente sull'analisi storica degli eventi, dei fenomeni e dei processi che hanno portato all'integrazione economica e politica europea dalla fine della Seconda guerra mondiale alla metà degli anni Duemila. Data l'importanza dei mutamenti che si sono verificati tra il 2019 e il 2020 nel contesto dell'Unione Europea, tuttavia, esso prevede anche letture, approfondimenti e occasioni di discussione su eventi più recenti che riguardano l'UE all'indomani delle elezioni del PE del 2019 e durante la crisi pandemica.

Il corso ha un duplice obiettivo: fornire una preparazione storica di base sui complessi processi di internazionalizzazione che, al principio dell’età moderna (c. 1450-1700), concorsero a determinare le prime forme stabili di interconnessione geopolitica, interdipendenza economica e interazione transculturale tra le diverse parti del mondo; introdurre gli studenti al dibattito storiografico sulla globalizzazione e la storia globale, stimolando – attraverso il confronto tra le diverse interpretazioni, proposte di periodizzazione e metodologie – l’adozione di un approccio critico e consapevole alla storia, alle sue narrazioni e ai suoi problemi.