Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti dovranno avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni ed essere capaci non solo di individuare le principali teorie, gli attori, le istituzioni, gli strumenti di policy e le differenti fasi della produzione delle politiche pubbliche, ma anche di valutare criticamente i processi di policy making e l’evoluzione delle politiche derivante dall’impatto di fattori interni e internazionali.

Contenuti del corso
La produzione delle politiche pubbliche è una delle funzioni basilari di ciascun sistema politico, essa riguarda l’elaborazione delle soluzioni da parte dei decisori pubblici ai problemi che si generano all’interno della società. L’analisi delle politiche pubbliche è una specifica prospettiva di studio all’interno della scienza politica che il corso intende introdurre. L’obiettivo specifico è di fornire gli strumenti concettuali per comprendere e analizzare il processo di policy.
Le lezioni si articoleranno in due parti: la prima generale e la seconda di applicazione empirica.
Nella prima parte saranno introdotti i concetti fondamentali della disciplina, si fornirà un quadro delle definizioni di «politica pubblica» e si delineeranno i vari approcci allo studio delle politiche pubbliche. Saranno poi presentate le principali tipologie delle politiche, per passare agli attori che partecipano alla loro produzione, quindi allo studio specifico delle singole fasi che danno luogo al processo di policy making: agenda setting, formulazione, decisione, implementazione, valutazione. Verranno infine discussi gli stili nazionali di policy making e l’influenza dei fattori internazionali su di essi.
La seconda parte sarà dedicata all’analisi di alcune rilevanti politiche pubbliche (politiche amministrative, di bilancio, anticorruzione, educazione, welfare, sanitarie, migratorie, ecc.) adottate in Italia negli ultimi venticinque anni.

Testi Adottati
– Bobbio L., Pomatto G., Ravazzi S., Le politiche pubbliche. Problemi, soluzioni, incertezze, conflitti. Milano, Mondadori, 2017.
– Capano G. e Natalini A., Le politiche pubbliche in Italia, Bologna, Il Mulino, 2020.

Modalità Erogazione
Alle tradizionali lezioni frontali saranno affiancati seminari di analisi su casi empirici, tenuti da esperti della tematica oggetto del seminario. Il calendario degli incontri sarà comunicato durante le lezioni.

Modalità Frequenza
La frequenza è facoltativa. Gli studenti frequentanti hanno la possibilità di svolgere la prova scritta subito dopo la fine del corso

Modalità Valutazione
Agli studenti frequentanti almeno il 70% del corso è richiesto di presentare in classe una tesina su un argomento da concordare con il docente durante il corso e sostenere una prova scritta, basata su domande a risposta aperta, sul primo dei due testi indicati. Gli studenti non frequentanti dovranno sostenere l’orale su entrambi i testi indicati.
NEL PERIODO DI EMERGENZA COVID-19, L’ESAME DI PROFITTO SARÀ SVOLTO SECONDO QUANTO PREVISTO ALL’ART.1 DEL DECRETO RETTORALE N. 703 DEL 5 MAGGIO 2020
Il corso intende analizzare i fondamenti del discorso giuridico in materia di diritti e libertà. La Costituzione repubblicana, per la completezza e consapevolezza che la caratterizzano, rappresenta un oggetto di studio quanto mai stimolante, prestandosi anche a proficue comparazioni con altre Carte nazionali e sovranazionali.

Su queste basi verrà poi introdotto lo studio di alcuni casi giurisprudenziali, dei quali gli studenti potranno approfondire i diversi profili discutendoli in prima persona, secondo il modello del Mock Trial.
Il corso sviluppa una introduzione comparata ai principali sistemi di diritto amministrativo europei ed extraeuropei, con attenzione per i principi generali del diritto amministrativo e per la loro applicazione nei diversi sistemi giuridici.
Nello specifico, il corso verterà sulle seguenti macro-aree tematiche:

- Evoluzione della comparazione giuridica nel campo del diritto amministrativo
- Sistemi a diritto comune e sistemi a diritto amministrativo: caratteri, divergenze e convergenze
- Tendenze ed evoluzioni nei sistemi italiano, francese, inglese e statunitense
- La diffusione mondiale del diritto amministrativo
- Integrazione europea, effetti transnazionali del diritto amministrativo e globalizzazione giuridica
- Esercizio delle funzioni pubbliche: modelli organizzativi, tensioni e conflitti
- Procedimento amministrativo: principi generali e strumenti di garanzia dei terzi
- Attività contrattuale delle amministrazioni pubbliche
- Responsabilità e la tutela giurisdizionale

L’obiettivo è di offrire la base teorica per comprendere le più attuali questioni di diritto amministrativo, con la finalità di costruire una capacità di analisi critica dei correlati problemi applicativi.

Il corso aderisce al progetto di didattica innovativa "Studenti in rete", organizzato insieme ai docenti responsabili degli insegnamenti di Diritto amministrativo comparato delle università di Firenze, Udine e Torino.

Il progetto prevede la partecipazione degli studenti frequentanti dei quattro corsi DAC ad alcune lezioni comuni dedicate che si svolgeranno tra marzo e maggio 2021 nonché la discussione finale, in sessione plenaria, di un paper prodotto da ciascun gruppo sotto la supervisione del docente referente.


l corso di Diritto del lavoro nella pubbliche amministrazioni ha come scopo quello di fornire le conoscenze di base sul rapporto di pubblico impiego a soggetti destinati a svolgere compiti di responsabilità all’interno delle amministrazioni pubbliche o delle società pubbliche. Il corso si propone di evidenziare le principali caratteristiche delle relazioni sindacali e del rapporto di lavoro nelle pubbliche amministrazioni sottolineando la principali differenze con il rapporto di lavoro privato in ragione delle particolari caratteristiche del datore di lavoro.

Testo:

L.Fiorillo, Il diritto del lavoro nel pubblico impiego, Piccin editore , 2020



Il programma di esame comprende tutto il testo ad eccezione dell'ultimo capitolo.

Il materiale didattico è presente in Moodle e sarà poi integrato durante il corso
La legge di revisione costituzionale che ha ridotto di un terzo il numero dei parlamentari ha segnato una sconfitta del parlamentarismo voluto dalla Costituzione.

Il corso sarà dedicato ad analizzare le cause vicine e lontane di questa sconfitta, tra le quali si annoverano la conservazione di determinati privilegi a vantaggio dei membri delle Camere e la pretesa di insindacabilità dei procedimenti parlamentari da parte di organi esterni alle Assemblee, in particolare da parte della Corte costituzionale (che ha fatto molto, ma non abbastanza per correggere questo stato di cose).

Senza dimenticare che tali fenomeni rappresentano in primo luogo una manifestazione della crisi della politica partitica, e non certo del disegno costituzionale nel suo complesso.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile redatta dalle Nazioni Unite nel 2015, affronta diverse sfide: dalla povertà e la fame, all'esclusione sociale di donne, migranti e minoranze, fino alle questioni ambientali come il cambiamento climatico e il degrado ambientale.
La recente pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 mostra come la salute umana, la produzione di cibo, la conservazione del patrimonio naturale e della sua biodiversità, la creazione di città resilienti, inclusive, sicure e sostenibili (dove si concentra una popolazione mondiale in crescita) siano interconnesse e debbano essere affrontate a livello globale.
La crisi globale innescata dal Covid-19 entra in un doppio rapporto con il concetto di sicurezza alimentare. L'origine di questo virus sembra essere legata al modo in cui avviene la produzione agroalimentare. L’accento è posto sull'allevamento intensivo, la deforestazione, l'erosione e la contaminazione dei suoli e delle risorse naturali, la caccia e il commercio di animali selvatici; ma anche sulle condizioni igienico-sanitarie legate alla produzione e al modo in cui il cibo è lavorato (pensiamo al caso dei “wet market”). Il Covid-19 sembra, quindi, nascere da sistemi alimentari deboli e insostenibili e sembra aver imposto un rallentamento forzato a una società in surriscaldamento (Eriksen, 2017). La diffusione del virus ha avuto al tempo stesso un effetto boomerang sul sistema alimentare che in qualche modo lo ha generato. Infatti, le misure messe in atto per limitarne la trasmissione hanno avuto un impatto sul sistema alimentare: mancata fornitura di alcuni beni; aumento dei prezzi; aumento del numero di persone che non ricevendo più uno stipendio, o ricevendolo in forma ridotta, non godono di un accesso sicuro e garantito ai beni presenti sul mercato.
L'instabilità del sistema alimentare si è, quindi, tradotta in un'instabilità sociale. In un momento di emergenza globale, è sempre più evidente il ruolo cruciale delle politiche pubbliche per una rete di sicurezza sociale, ma anche dei legami di solidarietà (Fraser, 1989; Tiryakian, 2009). Assistiamo al fiorire di iniziative della società civile che non solo portano alla luce il diverso dispiegarsi delle disuguaglianze sociali, ma offrono anche alternative per affrontarle (Burawoy, 2015) attraverso nuove nozioni di appartenenza e solidarietà.
Il seminario si prefigge di analizzare alcune iniziative emergenti in materia di sicurezza alimentare a livello locale, sottolineando quanto la lente della sicurezza alimentare offra delle interessanti opportunità al fine di esplorare nuove pratiche sociali, e il loro impatto in termini di libertà sostanziali.